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Dalla Toscana a Milano e poi a Londra, il percorso di Arianna è stato guidato dalla curiosità, dall’adattabilità e da una profonda sensibilità verso le sfumature culturali. Oggi, in un ruolo chiave in Gucci, costruisce con passione e determinazione ponti tra la strategia globale e le esigenze delle diverse realtà locali.
Arianna è cresciuta in Toscana, in un ambiente multiculturale che intrecciava le sue radici cinesi con un’educazione italiana. La sua capacità di muoversi con naturalezza tra queste due culture è diventata una delle sue qualità più distintive, un valore che continua a portare con sé nel suo percorso professionale. Più tardi si è trasferita a Milano per studiare Marketing all’Università Bocconi, una scelta che le ha spalancato le porte del mondo della moda di lusso.
Durante gli studi alla Bocconi, Arianna viene selezionata per un programma di work experience in Gucci. “Ricordo ancora quando scrissi la lettera di candidatura. Sentivo che fosse destino – il primo articolo di lusso che avessi mai comprato era proprio una borsa di Gucci,” racconta. Il programma offriva agli studenti l’opportunità di vivere sia il lato retail sia quello corporate del brand.
Arianna ha iniziato il suo stage nei social media a Milano nel 2017 e, dopo tre mesi, è passata al retail, lavorando nel negozio Gucci di Sloane Street a Londra. Questa esperienza diretta le ha dato un prezioso punto di vista sul rapporto tra la strategia aziendale e la sua concreta realizzazione nei punti vendita.
Al termine del programma, Arianna ha sentito ancora più forte la vocazione verso una carriera nella moda di lusso. La sua passione per il settore non è passata inosservata: dopo la laurea, Gucci le ha offerto un secondo stage nel team social media. Poco dopo è stata assunta a tempo indeterminato, restando nel team per i due anni successivi. In questo periodo ha collaborato con artisti e content creator digitali, approfondendo la sua comprensione della comunicazione nel mondo del lusso. Con il tempo, ha capito di desiderare una visione di marketing più ampia. “I social media sono stati un’esperienza incredibile, ma sentivo il bisogno di vedere il quadro completo, ero pronta per qualcosa di più olistico.”
L’opportunità di crescita è arrivata quando Gucci ha identificato la necessità di un ruolo dedicato al mercato asiatico. Grazie al suo background culturale e all’esperienza nel settore, Arianna è stata la scelta naturale. Il ruolo di Marketing Regional Liaisons Manager è stato creato per rafforzare il legame tra i team globali e quelli regionali, con un focus su Cina, Giappone e Corea. La posizione è diventata particolarmente strategica durante la pandemia, quando le restrizioni di viaggio e i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori hanno evidenziato l’importanza di strategie locali, personalizzate e mirate.
Quando Arianna ha iniziato questo nuovo ruolo, sapeva di voler costruire qualcosa di significativo. Non solo campagne, ma connessioni tra regioni, culture e persone. Il ruolo è articolato: in parte strategia, in parte esecuzione, in parte diplomazia. “Il nostro lavoro è fare da ponte tra la strategia locale e quella globale. La rilevanza culturale è fondamentale,” spiega. Non basta l’expertise di marketing: serve una comprensione profonda delle sfumature culturali, delle sensibilità regionali e, soprattutto, delle persone.
Il percorso di Arianna è una testimonianza del potere della curiosità, della determinazione e di una mentalità internazionale. “La mia sfida più grande è stata uscire dalla mia comfort zone e assumermi molte responsabilità,” ammette.
Ripensando al suo percorso, Arianna vede la sua carriera come una serie di momenti chiave, in cui ogni sfida l’ha aiutata a diventare la professionista che è oggi.
Progetti principali? Uno dei progetti più impegnativi è stata la collaborazione Gucci-Doraemon per l’Anno del Bue. Nonostante non avessi molta esperienza con progetti di questa portata, ho guidato l’iniziativa ed è diventata una tappa fondamentale nella mia carriera!
Una lezione imparata negli anni? Vale la pena uscire dalla propria comfort zone e far sentire la propria voce. Condividere il proprio punto di vista unico porta sempre valore all’azienda.
Sulla maternità? Prepararmi alla maternità assicurandomi al tempo stesso che il mio team restasse forte e autonomo è stata una grande sfida. Ho dovuto bilanciare con attenzione vita personale e professionale, ma ho piena fiducia nella capacità del mio team di continuare a fare un ottimo lavoro.
Motto? Non è il più emozionante, ma eccolo: Se puoi cercarlo su Google, non chiederlo! …A meno che tu non voglia una risposta piena di opinioni – in quel caso, sono la persona giusta!
Una competenza su cui ti piacerebbe lavorare? Da bambina amavo l’arte. Mi piacerebbe riprendere a disegnare e migliorare le mie capacità artistiche.
Un consiglio per chi inizia nel mondo del lusso? Prendi iniziativa, vai oltre il tuo ruolo e dimostra il tuo valore – credo fermamente nel fare sempre un passo in più!