Takumi, Sustainability Innovation Lead da Bottega Veneta

Filtra per
Data
Sezione

0 risultati per ""

Takumi, Sustainability Innovation Lead da Bottega Veneta

Dallo studio degli incendi boschivi alla ricerca di materiali di nuova generazione, Takumi non si sarebbe mai aspettato che il suo background scientifico lo avrebbe portato a lavorare nell’industria del lusso. Oggi, come Sustainability Innovation Lead presso Bottega Veneta, aiuta l’azienda a fare le scelte giuste per il futuro.

Spirito libero

 

 

Takumi è per metà canadese e per metà giapponese, parla cinque lingue e ha vissuto a Tokyo, in India, a Ottawa, San Paolo, Montréal e ora a Milano. 

 

Ha studiato Geografia Ambientale a Montréal, con un focus sull’analisi delle immagini satellitari e dei sistemi ambientali. “In sostanza è scienza della Terra. Abbiamo imparato a raccogliere dati e a trarne conclusioni utilizzando una metodologia dimostrativa. Per esempio, ho passato molto tempo a studiare le foreste, cercando di capire in che modo indicatori chiave, tipo le specie vegetali e i campioni dei tronchi, possano raccontare eventi climatici passati, come gli incendi boschivi.” 

 

Nonostante fosse affascinato da questo campo di studi, Takumi si è trovato a un bivio dopo la laurea. “Sapevo di non voler diventare ricercatore né di voler fare un dottorato. In quel periodo stava esplodendo l’interesse per l’intelligenza artificiale e la tecnologia blockchain, così ho deciso di approfondire.” 

 

Nel 2020 si è trasferito a Milano e ha iniziato un master in Innovation and Entrepreneurship al Politecnico di Milano. “Ho imparato come, dal punto di vista aziendale, possiamo adottare queste nuove tecnologie e creare innovazioni di rottura. All’epoca, il mio obiettivo era creare una mia azienda per ridurre l’impatto ambientale in un settore specifico.” 

 

La moda non era nei suoi piani, finché il destino non è intervenuto. Una sera, mentre cenava in un ristorante a Milano, Takumi ha iniziato a parlare con una coppia francese seduta al tavolo accanto. Quella che era iniziata come una semplice conversazione sul menù si è trasformata in qualcosa di molto più decisivo. “La persona con cui stavo parlando era una headhunter per Kering. Dopo aver ascoltato il mio percorso professionale, mi ha detto che aveva l’opportunità perfetta per me e mi ha messo in contatto con qualcuno del Gruppo. È buffo: se non avessi scelto quel ristorante proprio quel giorno, o se non fossi stato seduto a quel tavolo, niente di tutto questo sarebbe successo!” 

 

Nel 2021 è entrato in Bottega Veneta come stagista nell’area Sostenibilità. “Non conoscevo il brand all’epoca, quindi ho dovuto fare molte ricerche. Non mi aspettavo di finire in un gruppo del lusso, ma mi sono detto: perché no?” Naturalmente curioso, ha fatto “mille domande. Volevo capire tutto, persino perché le fashion week si tengono in determinati momenti. Il bello della sostenibilità è che ti permette di accedere alla struttura interna dell’azienda. Vedi cosa succede dietro le quinte. Parli con ogni business unit e con tutti in ufficio. Penso che per Bottega Veneta fosse importante avere qualcuno che venisse da fuori dal mondo della moda, con un punto di vista nuovo, pronto a partire da zero.” 

 

Takumi ringrazia il suo manager dell’epoca per averlo aiutato a credere in sé stesso. “Come me, non veniva dalla moda; aveva un background in ingegneria. Mi ha insegnato tutto quello che so oggi. Anche da stagista, ascoltava le mie idee, rispondeva pazientemente a tutte le mie domande e apprezzava la mia prospettiva nuova. Questo ha avuto un impatto enorme su di me.” 

 

Oggi, quattro anni dopo, Takumi è Sustainability Innovation Lead, una posizione creata appositamente per lui. Si descrive come uno “scouter”: identifica, seleziona e presenta fornitori e innovazioni rilevanti agli stakeholder. 

 

Una parte importante del suo ruolo è la ricerca di materiali alternativi per ridurre l’impatto ambientale. “Sto studiando e esplorando i materiali più innovativi creati da menti brillanti che, in alcuni casi, si ispirano alla natura – e trovo questa cosa incredibile.”

 

Per Takumi, la parte migliore del suo lavoro sono le persone. “Il mondo della sostenibilità è piccolo e ci supportiamo tutti a vicenda. Ho molta libertà di collaborare sia all’interno di Bottega Veneta sia con colleghi degli altri brand di Kering. Amo parlare con innovatori e fornitori, trovare sinergie inaspettate tra diverse aree dell’azienda. E naturalmente, amo scoprire nuovi materiali, toccarli, annusarli, condividerli. E quando anche i clienti se ne innamorano, è ancora più bello.” 

Takumi in 6 domande

 

Obiettivo a lungo termine? Mi piacerebbe andare in pensione in Giappone. Vivrei in una fattoria basata sulla permacultura, utilizzando anatre e rane come pesticidi naturali.

 

Motto personale? Quando è gratis, anche il pane sa di carne. Credo nel valore silenzioso delle cose semplici.

 

La mia più grande stravaganza? Ho vissuto in cinque paesi diversi e parlo cinque lingue. Non so se sia una vera stravaganza, ma è sicuramente un lusso.

 

Stato d’animo attuale? Ho girato molto e la mia vita è stata molto dinamica, ma oggi sento il bisogno di stabilizzarmi.

 

Talento che vorrei avere? La capacità di dire di no. Ho molta difficoltà a rifiutare i progetti. In realtà ci sto lavorando: è uno dei miei obiettivi per quest’anno.

 

Il mio eroe personale? Batman. Mi piace il fatto che non abbia superpoteri, è semplicemente un essere umano percepito come un supereroe, che vive in una grotta piena di tecnologia e gadget all’avanguardia. E anche Leonardo da Vinci, pioniere del biomimetismo. Amo il fatto che scrivesse tutto in codice. Aveva una mente davvero affascinante.