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Maisons
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07 ottobre 2025
Per celebrare la lunga tradizione dell’Intrecciato, l’iconica lavorazione in pelle di Bottega Veneta, la campagna Craft is Our Language rende omaggio alle radici italiane della Maison e alla sua eccellenza artigianale. Fotografata da Jack Davison e coreografata da Lenio Kaklea, la campagna mette in luce non solo l’artigianalità di Bottega Veneta, ma anche la bellezza universale dei gesti delle mani come linguaggio condiviso.
Mentre il mondo del lusso è spesso dominato da loghi vistosi, Bottega Veneta si distingue per l’eccellenza e l’eleganza discreta della sua inconfondibile lavorazione. Introdotta per la prima volta nel 1975, la lavorazione dell’Intrecciato è realizzata interamente a mano. Con il suo design diagonale dinamico e le proporzioni geometriche impeccabili, è diventata un segno distintivo, sia tattile che visivo, della Maison, condensando i suoi principi fondamentali e i codici di morbidezza, movimento e innovazione. Quando Lauren Hutton sfoggiò una clutch in Intrecciato nel film American Gigolo del 1980, il design e la Maison furono consacrati a icone culturali e di stile.
Nel corso degli anni, l’arte unica dell’Intrecciato è stata trasmessa di generazione in generazione tra gli artigiani di Bottega Veneta. Si è dimostrata un’arte senza tempo e in continua evoluzione, reinterpretata costantemente in nuove forme, colori, strutture e atteggiamenti. Lo scorso mese, il debutto di Louise Trotter per Bottega Veneta ha celebrato l’Intrecciato, tornando alle proporzioni originali e accostando sperimentazioni innovative di dimensione e texture. Tra gli ospiti dello show c’era Lauren Hutton, che ha sfoggiato l’iconica Lauren bag.
Oltre alla sua forma fisica, l’Intrecciato è anche un’espressione di unità e interconnessione che riflette l’etica collaborativa della Maison.
Richiamando lo spirito della “bottega”, il laboratorio in cui persone, idee e competenze si incontrano, ogni intreccio di pelle contribuisce a creare qualcosa di più forte, significativo e duraturo. La campagna Craft is our Language , lanciata a maggio, mette in scena questa filosofia attraverso una narrazione visiva, celebrando l’artigianalità dell’Intrecciato e la più ampia capacità dei gesti manuali di creare, comunicare e connettere. Attraverso fotografie e cortometraggi, gli artigiani di Bottega Veneta interagiscono con talenti come Zadie Smith, Julianne Moore e Tyler Okonma, esplorando un linguaggio universale fondato sul movimento, sull’intenzione e sul tatto. Che si tratti di intrecciare la pelle, modellare un’opera d’arte o esprimere un pensiero, ogni gesto diventa parte di un vocabolario condiviso, capace di attraversare generazioni, culture e contesti diversi.
Proseguendo l’impegno della Maison con artisti e pensatori italiani, la campagna rende omaggio all’artista e designer milanese Bruno Munari e al suo originale manuale del 1963 sui gesti italiani: Supplemento al Dizionario Italiano. Nel libro, e in tutta la sua opera, Munari esplora come l’interazione delle mani racconti storie e generi connessione. La campagna Craft is Our Language si ispira a questa idea, sia nel concept sia nella sua estetica in bianco e nero.
Craft is our Language riafferma la visione creativa collettiva della Maison, l’impegno verso un lusso definito dalla discrezione e l’artigianalità come vero segno distintivo. A seguito della prima ondata della campagna, un secondo capitolo a settembre ha introdotto dieci nuovi talenti, approfondendo ulteriormente il concetto dei gesti come linguaggio universale. A questo si è accompagnato il lancio della Campana bag, una tote dalle dimensioni generose che reinterpreta un design Intrecciato d’archivio, originariamente introdotto nella primavera del 2004. Con un interno ampio e senza fodera che mette in risalto la pelle perfettamente intrecciata, la borsa è un esempio dell’evoluzione duratura dell’Intrecciato nel tempo. È stato inoltre pubblicato un libro dedicato alla campagna, con un saggio sull’Intrecciato e approfondimenti su Bruno Munari e Renzo Zengiaro, uno dei fondatori di Bottega Veneta.
Insieme, la pubblicazione, le nuove immagini e il recupero di un design Intrecciato d’archivio creano un dialogo continuo tra passato e presente, tra artigianato e creatività.